Il pettirosso.

Con l’arrivo dell’autunno
scende a valle il pettirosso
e rallegra col suo canto
le giornate uggiose e fresche.

Dai freddi monti è fuggito
in cerca di cibo e aria mite
è sceso a valle il pettirosso
a svernare nei giardini.

Di buon’ora stamattina
sui verdi rami
dell’oleandro
cinguettavi allegramente,
bentornato pettirosso
il buongiorno è gioioso
col tuo melodioso canto.

In inverno inoltrato
quando il cibo
ormai scarseggia
il pettirosso affamato
le mie bacche una ad una
pian pianino le divora.

Pettirosso tu mi piaci
vola libero tra i rami
e rallegra col tuo canto
i giorni uggiosi dell’inverno.

L’ uccellino dai colori smorti
ha sul petto piume rosse,
raccontava una leggenda
che col becco volle togliere
la pungente corona di spine
dalla testa di Gesù morente.

Si ferì nel suo umile intento
e da quel dì ogni soffice piuma
come emblema della sua bontà
si tinse di un rosso sgargiante.

Petali di rosa.

Petali di rosa 
scoloriti dal tempo
nascosti tra le pagine
di un impolverato
vecchio libro,
custode dei miei ricordi
più dolci.

Com’era bella e profumata
quella rosa dai petali vellutati
appena colta nel giardino
che percorrevamo insieme,
mano nella mano, sorridenti
con lo sguardo trasognato.

Quanti ricordi.

E sei partito,
per terre lontane…

Nello scrigno argenteo
ho custodito lettere d’amore
dolci e malinconiche, 
le tue lettere che 
attraversavano l’oceano
che mi separava da te.

Dolci ricordi…

I petali vellutati
han perso il suo profumo
e il libro di poesie 
è rimasto a lungo chiuso
in attesa del tuo ritorno.

Petali di rosa scoloriti
come i miei ricordi
di quel meraviglioso passato
fatto di sogni e di speranze.

Senza far rumore.

Le ragnatele 
del tempo,
intrecciano i ricordi
di momenti vissuti
che scivolano uno ad uno
nei meandri della memoria.

Un soffio di vento 
li sprigiona…

E uno a uno riprende vita,
i ricordi dell’infanzia
i più belli e spensierati,
i ricordi dell’età dei sogni
e delle grandi aspettative,
i ricordi dell’età 
in cui tutto si realizza.

E il tempo scorre 
senza far rumore.

Viviamo di sogni, 
di vicissitudini,  
e di ricordi…

Percorriamo
sentieri sconosciuti,
assaporiamo le gioie
e i dolori della vita,
mentre il tempo
scorre in silenzio 
e intrappola 
nella sua ragnatela sottile
i nostri ricordi.

Il tempo scorre.

Il tempo scorre lentamente
e le acque dei fiumi
scendono giù a valle,
a volte in modo impetuoso
modellando i sassi
che lambiscono al suo
passaggio
e mano a mano
che si adagiano
nelle fertili pianure
scivolano dolcemente
verso il vasto mare.

Ne è passata di acqua
sotto i ponti,
infiniti i passi
che hanno attraversato
il vecchio lastricato
di pietra grigia.

Il tempo scorre lentamente
e i ricordi si incastonano
nel cuore e nella memoria
come doni preziosi,
come diamanti luminosi
e scintillanti.

Il tempo scorre…

E nell’autunno della mia vita
guardo indietro e penso:
il tempo è passato
troppo in fretta.