Tanti anni ormai passati
incastonate.
all’orizzonte
speranzosa
ancor sognante
.
La voce dell'anima diventa parola, diventa poesia.
Nel villaggio all'imbrunire
tutti i bimbi presto a nanna
sta arrivando la befana
tanti dolci vuol donare.
Nel camino sono appese
tante calze colorate,
zitti bimbi, fate i bravi
lesti, lesti andate a nanna!
Nella casa a luci spente
a tastoni, in silenzio
sottovoce la mia mamma
'Zitti bimbi è già arrivata!'
Affacciati alla finestra
la vediamo sopra un tetto
si accingeva a scender giù
dal camino di un vicino.
Poi la mamma ci bisbiglia
presto a letto senza indugi
se non siete tutti a nanna
la befana qui non passa!
La befana vien di notte
viene in groppa al suo somaro
porta doni ai bimbi buoni
porta gioia a tutti quanti.
Ma sapete che nel sacco
ci son chili di carbone
lascia un etto nella calza
dei bambini birichini.
La befana vien di notte
mentre dormono i bambini
al mattino nelle calze
caramelle e dolcetti!
Son felici i bimbi buoni
rattristati i monelli,
fate i bravi bimbi belli
siete buoni e non birbanti!
Una fatina piccina picciò
bussa alla porta per un bel po’
la sua vocina assai tremolante
nel dormiveglia la sento distante.
Un po’ assonnato scendo dal letto
prendo gli occhiali dentro al cassetto
vado pian pian ad aprire la porta
è molto tardi ma che m’importa!
La piccola fata un po’ ansimante
sussurra adagio in tono implorante
c’è un grande drago nel mio villaggio
che ha preso tutti i bimbi in ostaggio.
Indosso i calzoni in un baleno
alla minaccia non bado nemmeno
al villaggio arrivo ben presto
per portare l’aiuto richiesto!
Dorme beato il drago nell’aia
i bimbi son chiusi nella legnaia
la chiave è nascosta in una sporta
lasciata vicino alla vecchia porta.
Apro in fretta, li sveglio pian piano
ed in silenzio scappiamo lontano!
Si sveglia il drago, si reca nell’orto
del fuggi fuggi neanche si è accorto!
Alla legnaia si reca al mattino
rimane perplesso, neanche un bambino!
Il vecchio drago tutto accigliato
si è reso conto che è stato beffato.
Corre corre il cavallino
imbizzarrito il poverino
allo sbaraglio e affaticato
ormai galoppa senza fiato.
Nel sentiero inerpicato
un ramo a terra ha trovato
è caduto il suo fantino
rotolando per benino.
Dolorante in mezzo ai rovi
tutti rotti i guanti nuovi
il berretto un po’ sgualcito
e il suo abito scucito.
Si è alzato il poveretto
giù a valle si è diretto
un mercante sulla via
gli offre della mercanzia.
Ha comprato soddisfatto
proprio lo strumento adatto
una bussola argentata
molto bella e decorata.
Proprio in fretta è sceso giù
non zoppicava neanche più!
Lo aspettava il cavallino
nel ruscello lì vicino.
E’ tornato presto in sella
per andar dalla sua bella
fischiettava, canticchiava
mentre il cavallin trottava.
Nel pollaio una gallina
è impazzita stamattina
si rifiuta di covare
è decisa a scioperare.
Il padrone insospettito
la controlla incuriosito
l'ammonisce il signor gallo
scendi dal tuo piedistallo!!!
Voglio stare all'aria aperta
bisbigliò con voce incerta
voglio stare in mezzo all'aia
e osservar il can che abbaia.
E impettita camminava
un granello allor beccava,
razzolava sulla ghiaia
starnazzando alquanto gaia.
Urlò il gallo spazientito
l'ammonì tutto impettito
torna presto ai tuoi doveri
falli pure volentieri.
Ma quel giorno la gallina
scioperò la birichina
ma alla sera in sé tornò
e le sue uova allor covò.