Poesia

*
"PENSIERI SILENTI, SUSSURRI E PAROLE"


Amo scrivere
e descrivere il mio mondo interiore,
le mie emozioni e tutto ciò che percepisco dal mondo esterno.

Amo raccontare storie
e fantasticare
con gli occhi della mente e dell'anima.



La voce dell'anima diventa parola, diventa poesia.


*

05 novembre 2015

Il pettirosso




Con l’arrivo dell’autunno
scende a valle il pettirosso
e rallegra col suo canto
le giornate uggiose e fresche.
Dai freddi monti è fuggito
in cerca di cibo e aria mite
è sceso a valle il pettirosso
a svernare nei giardini.
Di buon’ora stamattina
sui verdi rami 
dell’oleandro
cinguettavi allegramente,
bentornato pettirosso
il buongiorno è gioioso
col tuo melodioso canto.
In inverno inoltrato
quando il cibo
ormai scarseggia
il pettirosso affamato
le mie bacche una ad una
pian pianino le divora.
Pettirosso tu mi piaci
vola libero tra i rami
e rallegra col tuo canto
i giorni uggiosi dell’inverno.
L’ uccellino dai colori smorti
ha sul petto piume rosse,
raccontava una leggenda
che col becco volle togliere
la pungente corona di spine
dalla testa di Gesù morente.
Si ferì nel suo umile intento
e da quel dì ogni soffice piuma
come emblema della sua bontà
si tinse di un rosso sgargiante.

Zia Lauretta



Lungo la via Sferracavallo
nella verde Val di Comino
in una piccola ed umile casa
abitava il bel Nazzareno.
Nella festa del suo paese
posò i suoi occhi
su una giovincella
con occhi vispi
e sorridenti,
era un bel fiore
sbocciato alla vita.
Un bel dì
la prese in sposa
eran felici, eran beati
e la verde e fertile terra
lavoravan dall’alba
al tramonto.
Non ebbero figli,
dono di Dio
ma ebbero una vita
felice e serena
e ben presto
Lauretta divenne
un personaggio
in tutta la valle.
Vendeva i lupini
con grande maestria
piccoli semi
bolliti con cura
piccoli doni
del suo buon Dio
che con tanta fatica
crescevan nell’orto.
Al giovedì
si alzava ben presto
e si recava
con la sua cesta
al mercato della cittadina
ai piedi dei monti
e lambita dal Liri.
Tutte le strade
affollate di gente
ognuno acquistava
le proprie provviste
e uno sfizio che
rallegrava
il loro rientro
nelle loro case.
Una fragrante
ciambella sorana
che compravan
con sorriso beato
e dalla bella Lauretta
acquistavano
un bel cartoccio
di bottoni dorati.
Ricordo Lauretta
recarsi pian piano
ogni domenica
fuori dal sagrato,
pian pianino
sulla provinciale
con la grossa cesta
poggiata sul capo.
Ogni tanto
prendeva fiato
e col sorriso
sempre gioioso
ricambiava
con grande piacere
il saluto
dei compaesani.
Visse felice
nella sua valle
la zia Lauretta
col suo Nazzareno
e vendeva ancora
i gustosi lupini
con tutti gli acciacchi
e le rughe sul viso.
La terra ciociara
accoglie i suoi resti
adesso riposa
sul colle ridente
che dall’alto
guarda la valle
e la sua vecchia ed
umile casa.

12 novembre 2012

San Martino



Galoppava un cavaliere
silenzioso e alquanto brioso
sotto un vento furibondo
dell’autunno inoltrato.
Ad un tratto scorse un uomo
a testa china sulla strada
assetato e affamato
tremolante e infreddolito.
Al vederlo svigorito
frena in fretta il suo destriero
e senza remore le dona
un po’di cibo e un sorso d’acqua.
Nel vedere i suoi vestiti
malridotti e lacerati
offre al lui senza indugi
la metà del suo mantello
vellutato e avvolgente.
Il pover uomo più non trema
col mantello sulle spalle
e ringrazia il buon soldato
di ogni dono ricevuto.
Il buon Dio era felice
del bel gesto del soldato
e all’istante spazza via
ogni nuvola del cielo,
anche il vento furibondo
si fa brezza della sera.
Il buon Dio come dono
del bel gesto e del buon cuore
dona a loro come premio
un cielo terso e del tepore.




.



02 novembre 2012

Foglie danzanti



Soffia instancabile

e furibondo

il sonoro vento

tra i rami

della grande

quercia

e la flebile

foglia rossastra

lascia

il suo rifugio

per adagiarsi

sui prati

inumiditi.

L’autunno

segna la fine

del suo ciclo

vitale

e l’albero

si prepara

al lungo sonno

invernale

in attesa

della rinascita…



23 agosto 2012

Verso l'ignoto



Salgo a fatica
questi infiniti
gradini
inerpicati
e adagio percorro
l'inesplorato sentiero
verso l'ignoto.
Mille pensieri
si impadroniscono
della mia mente
e nel mio cuore
affiora timorosa
la paura
di non riuscire
a scorgere dall'alto
l'immensità.
Svolazza titubante
il desiderio
di toccare la cima
e scoprire
che l'ignoto
non desta paura,
ma questa salita
sembra non finire
mai.
E con lo sguardo
intimorito
per le avversità
continuo a salire
gli infiniti
ed inerpicati
gradini
verso l'ignoto.
Passo dopo passo
intravvedo la meta,
sempre più vicina
ma solo Dio sa
cosa mi aspetta
al mio arrivo...




.

23 aprile 2012

Candeline argentate


Tanti anni ormai passati
tra la culla e i giorni attuali
tanti sogni, tante gioie
tanta strada già percorsa.
Un futuro tutto roseo
una strada in salita
allegrie e amarezze
nel mio cuore
incastonate.
Guardo sempre
all’orizzonte
guardo avanti
speranzosa
e mi vedo sorridente
con lo sguardo
ancor sognante
nel giardino ingiallito
e nel tepore dell’autunno.
Tante rughe sul mio viso
neve bianca nei capelli
un sorriso compiaciuto
nelle labbra appassite.
Guardo avanti speranzosa
godo appieno ogni istante
e ringrazio il Signore
per ogni giorno
che mi dona.




.


24 marzo 2012

Ali dorate


Svolazzavano
le nubi nel cielo
sospinte dal vento
autunnale
e nelle rosee
labbra di bimba
affiorava un sorriso
beato.
Eran cavalli
con ali dorate
quelle nuvole grigie
nel cielo,
era il mondo
una terra incantata
popolata di fate
e regine.
Nella mente giocosa
e ridente,
tutto era magia
e mistero,
galoppava
ogni suo pensiero
sulle ali della
fantasia.
Di quel tempo
soltanto ricordi
ormai sbiaditi
dagli anni passati
solo ombre
affioran confuse
quando torna
indietro
negli anni.
Beata l’età
dell’infanzia
dove tutto
si tinge di rosa
e sulle ali
della fantasia
ogni bimbo
incantato
gioisce.




08 marzo 2012

Chimere


Donna
dagli occhi tristi
calpestata, martoriata
discriminata e
senza voce.
A te penso
e ai tuoi sogni
che svaniscono
nel nulla,
a te penso
con rammarico
e dolore.
Tu che timida
fissi l’orizzonte
e attendi…
Tu che
con un sorriso
smorzato
viaggi
con la fantasia
e attendi…
Attendi
di diventare
qualcuno.
A te donna,
che vivi succube
della paura
va il mio pensiero
in questo giorno
di festa.
Magari un giorno
anche il tuo cuore
gioirà pacato
per la dolce vittoria
dell’uguaglianza
e nelle tue mani
un bocciolo dorato
emanerà profumi
delicati.
Un giorno forse
nei tuoi occhi
apparirà fulgida
la luminosa
scintilla
della felicità.





03 gennaio 2012

La befana




Nel villaggio all'imbrunire
tutti i bimbi presto a nanna
sta arrivando la befana
tanti dolci vuol donare.

Nel camino sono appese
tante calze colorate,
zitti bimbi, fate i bravi
lesti, lesti andate a nanna!

Nella casa a luci spente
a tastoni, in silenzio
sottovoce la mia mamma
'Zitti bimbi è già arrivata!'

Affacciati alla finestra
la vediamo sopra un tetto
si accingeva a scender giù
dal camino di un vicino.

Poi la mamma ci bisbiglia
presto a letto senza indugi
se non siete tutti a nanna
la befana qui non passa!

La befana vien di notte
viene in groppa al suo somaro
porta doni ai bimbi buoni
porta gioia a tutti quanti.

Ma sapete che nel sacco
ci son chili di carbone
lascia un etto nella calza
dei bambini birichini.

La befana vien di notte
mentre dormono i bambini
al mattino nelle calze
caramelle e dolcetti!

Son felici i bimbi buoni
rattristati i monelli,
fate i bravi bimbi belli
siete buoni e non birbanti!













20 novembre 2011

La vita


Ognuno insegue
il proprio destino...
Aggrappati
alla speranza
sospinti
dalla tenue brezza
sorvoliamo campi
profumati di vita
osserviamo
l'immensità...
La nostra mente
viaggia
con la fantasia
e il nostro cuore
gioisce.
Intanto la brezza
ci spinge
lontani...







30 ottobre 2011

Perché taci?

Avvolto nel silenzio
in un mondo ovattato
ti cerco e non ti trovo
c’è nebbia tra di noi.
Rimpiango
i tuoi sguardi
la tua dolce
tenerezza,
rimpiango
le tue parole
le tue promesse
d’amore.

Non dimenticar
che ti amo
sei la mia vita
sei il mio mondo,
senza di te
viver non voglio
non farmi
morir di pena!






Iris

Delicati petali azzurri
di incantevole bellezza
immortalata in una tela
delizi i nostri sensi.

Abbellisci il mio giardino
come dea solitaria
all'arcobaleno non invidi
i suoi colori variegati.

Bel fiore ispiratore
di versi primaverili
da te ha attinto il nome
la mia anima di poeta.



Ho cominciato a scrivere in lingua spagnola
con lo pseudonimo di



Iris Maria.

Immagine: Iris di Sara Wilson.






29 ottobre 2011

Dolce divagare


Assorta e in silenzio,
i miei pensieri
volteggiano
leggeri, silenti,
senza meta.
Quiete
intorno a me,
il volo sordo
di una rondine
la scia
di un aeroplano
che scivola
nell'azzurro
del cielo
e nella mente
pensieri
confortanti.

Dolce divagar
tra pensieri
e antichi sogni,
riascolto
le tue parole
che echeggiano
nell'aria.

L'acuto squillo
del telefono
interrompe
il vagare statico
della mente.
Sei tu, lo sento...
la tua voce
mi giunge
con il vento.





27 ottobre 2011

Il vagabondo errante


Errante, solitario
a testa bassa il vagabondo
marcia lento e senza meta
in un mondo di penuria.

La sua anima è annerita
dallo strazio e le amarezze
lacerati i suoi vestiti
i suoi pensieri smarriti.

Tristezza nel suo sguardo
ferite nel suo cuore
nel fardello due monete
elemosine di viandanti.

Era un re, aveva un regno
e l’amor di una donzella
perse tutto in una guerra
i suoi beni e il suo castello.

Umiliato, esiliato
vaga solo e senza amore
triste sorte gli è toccata
al povero sventurato.

Trotterella per il mondo
senza meta, senza dimora
sopportando le angherie
l’indifferenza e il disonore.

Al tramonto
della sua vita
il silenzio annienterà
grida di vecchie glorie
sogni, rimpianti e miseria.




Immagine: Cafrà, Vagabondo

17 ottobre 2011

Il vecchio drago

Filastrocca

Una fatina piccina picciò
bussa alla porta per un bel po’
la sua vocina assai tremolante
nel dormiveglia la sento distante.

Un po’ assonnato scendo dal letto
prendo gli occhiali dentro al cassetto
vado pian pian ad aprire la porta
è molto tardi ma che m’importa!

La piccola fata un po’ ansimante
sussurra adagio in tono implorante
c’è un grande drago nel mio villaggio
che ha preso tutti i bimbi in ostaggio.

Indosso i calzoni in un baleno
alla minaccia non bado nemmeno
al villaggio arrivo ben presto
per portare l’aiuto richiesto!

Dorme beato il drago nell’aia
i bimbi son chiusi nella legnaia
la chiave è nascosta in una sporta
lasciata vicino alla vecchia porta.

Apro in fretta, li sveglio pian piano
ed in silenzio scappiamo lontano!
Si sveglia il drago, si reca nell’orto
del fuggi fuggi neanche si è accorto!

Alla legnaia si reca al mattino
rimane perplesso, neanche un bambino!
Il vecchio drago tutto accigliato
si è reso conto che è stato beffato.









Corre, corre...


Filastrocca



Corre corre il cavallino
imbizzarrito il poverino
allo sbaraglio e affaticato
ormai galoppa senza fiato.

Nel sentiero inerpicato
un ramo a terra ha trovato
è caduto il suo fantino
rotolando per benino.

Dolorante in mezzo ai rovi
tutti rotti i guanti nuovi
il berretto un po’ sgualcito
e il suo abito scucito.

Si è alzato il poveretto
giù a valle si è diretto
un mercante sulla via
gli offre della mercanzia.

Ha comprato soddisfatto
proprio lo strumento adatto
una bussola argentata
molto bella e decorata.

Proprio in fretta è sceso giù
non zoppicava neanche più!
Lo aspettava il cavallino
nel ruscello lì vicino.

E’ tornato presto in sella
per andar dalla sua bella
fischiettava, canticchiava
mentre il cavallin trottava.





08 ottobre 2011

Inquietudine


Scivolano pigre
e silenziose
le lancette
del vecchio orologio,
barcollano le mie
gambe instabili
e la mia mente
vaga
nella la fitta
nebbia
dell'incertezza.

Una fioca luce
all'orizzonte
lontana, impalpabile
cattura il mio sguardo.
Sussulta il mio cuore
mentre i miei sogni
frantumati
si dissolvono
per magia.

Afferro
una mano amica
e ascolto impietrita
parole confortanti,
trattengo il respiro
e mi afferro
ad un tenue
barlume
di speranza.

Treman le mani
al pensiero
che non ci sarà
un domani...

Il morbido
e candido cuscino
raccoglie in silenzio
le mie lacrime.

Lotterò
con le unghie
con i denti
lotterò
con tutte le forze
per non cadere
nel buio precipizio
del non ritorno,
questa
è una battaglia
che non voglio
perdere...







12 maggio 2011

Nostalgia


Lentamente percorro
tra magia e nostalgia
i sentieri polverosi
di una vita svanita.

Catturasti il mio sguardo
in vortici divini
e la tua voce tremolante
rapì i mie sensi.

Com'era bello allora
quando eri insieme a me
e nel mio cuore cresceva
a dismisura l'Amore.

Ansie e timori
turbavano la mia anima
e quel mondo in cui vivevo
frantumò i miei desideri.

Nel mio cuore ancora batte
quel dolce grande amore
e bramo ardentemente
che torni assieme a me.





La mia dolce metà


Eri la mia dolce metà
solo tu amore mio
e senza pietà il destino
mi allontanò da te.

La tua voce, il tuo sorriso
il tuo sguardo profondo
e quel bacio rubato
mi fecero innamorare.

E si accendeva fulminea
quando ero insieme a te
l’ardente scintilla rossa
che bruciava il mio cuore.

Eri la mia dolce metà
solo tu amore mio
me lo disse la lacrima
che nei tuoi occhi affiorò.

Alla follia ti amavo
eri la mia dolce metà
e il destino da te
per sempre mi allontanò.

Rimpiansi quel calido bacio
addolorata piansi in silenzio
ma non ebbi il coraggio
di ritornare da te.





04 maggio 2011

Eternamente



Ti incontrai
dopo aver vagato
nella nebbia
ti ho amato follemente
e senza misura.
Sei stato raggio di sole
che mi bruciò l’anima
e nella mia mente
seminasti vita
e sogni.
Sei stato raggio di luce
e di speranza
e con bagliori cremisi
pletorico irradiasti
le mie bianche notti
di deliri.
Palpita il mio cuore
quando ti penso
e vibra ogni fibra
del mio essere
quando sussurro
in silenzio
un ti amo…
Sei intrappolato
nel mio cuore
ed eternamente
sarò prigioniera
del tuo amore,
fino al fatidico giorno
della mia morte.